Lui & Lei
Il cambiamento [Slave Neofita] (Pt. 1)

06.02.2018 |
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"Tutto accadde in una precisa serata dove stavo giocando sulla PlayStation con alcuni amici, ci stavamo scrivendo come sempre, per quanto fossi distratta..."
N.B. La storia che state per leggere è un susseguirsi di eventi reali. Per privacy nomi, luoghi e descrizioni delle persone conosciute verranno cambiate.Avete presente quando iniziate ad appassionarvi in qualcosa che vi porta in giro per l'Italia, e non solo, vi porta a conoscere gente che alla fine aggiungete su Facebook e rimangono li, non scrivi, non parli, leggi gli status in maniera blanda e poco interessata?
Beh, più o meno inizia tutto cosi, non so nemmeno quanto tempo fa aggiungi Alessio, ma non lo cancellai mai dagli amici, anche quando facevo le solite grandi pulizie tra i contatti, non veniva mai tolto, lo lasciavo lì tra gli amici, con la frase “forse un giorno mi servirà”. La cosa si prolungò per anni, fino alla fine del 2017, mancavano circa due mesetti alla fine del anno e mi accorsi delle immagini che ogni giorno pubblicava, a volte erano ragazze bendate, a volte erano kit interi per slave e altre volte immagini artistiche sempre inerenti al mondo del bdsm.
Incuriosita, e forse anche un po' in preda alle mie voglie, iniziai a mettere mi piace a qualche immagine, non mi ero mai avvicinata al mondo del bdsm o slave/master, ma mettevo qualche cuore, qualche like in maniera totalmente disinvolta.
Passò circa una settimana e nel pieno di una delle mie solite maratone da film su Netflix lo schermo del cellulare si accese, quel ragazzo a cui probabilmente sarò passata come stalker, mi scrisse un messaggio di ringraziamento per tutti quei like e cuori ai suoi post, li per li mi vergognai molto, probabilmente davvero passai per pazza che mette like ad ogni post di una persona, ma a sua detta non era cosi, a sua detta non stavo facendo una pessima figura, cosi iniziammo a parlare, ci scambiammo qualche commento sulle sue immagini, gli spiegai, girandoci un po' attorno, che mi stuzzicava il mondo del bdsm, che ero incuriosita ma che non avevo mai provato assolutamente nulla nella mia vita oltre al banalissimo sesso con i miei ex. (Un giorno forse vi racconterò anche di loro.)
I giorni passavano e iniziai ad usare la chat di facebook sempre più assiduamente, ogni giorno ci scrivevamo, fino ad un piccolo errore di battitura dove gli diedi del “Voi”, e forse fu proprio quello il momento in cui scattò tutto, mi lancio la battuta che gli diedi del “Voi” perché lo trattavo già da Master, e per quanto non fosse il mio intento iniziai a scherzare con lui, iniziai a dargli del “Voi” tentando di trattarlo da Master per quanto nemmeno sapessi cosa voleva dire essere una Slave.
Mano a mano che il tempo passava la mia voglia di conoscere questo mondo aumentava sempre di più, fino a che non finimmo per parlare di collari, di quale fosse il mio colore preferito e di quale sarebbe stato il più adatto a me, solo in quel momento, quando mi scrisse che potevo anche dichiararmi occupata sul lato Slave/Master, mi resi conto che mi stavo infilando in una strana storia fatta per lo più di sesso e amicizia e non amore, come ho sempre sognato da cara ragazza con il cuore ancora da bambina.
Il tempo trascorreva e i discorsi divennero più piccanti mano a mano che scrivevamo, ben presto da Facebook ci spostammo su Telegram.
Tutto accadde in una precisa serata dove stavo giocando sulla PlayStation con alcuni amici, ci stavamo scrivendo come sempre, per quanto fossi distratta tutte le mie attenzioni erano su Alessio, avevo una gran voglia da qualche giorno e inizia a stuzzicarlo con il mio fare da sottomessa che sembrava uscirmi bene, almeno nello scrivergli, ero curiosa di vederlo, di sentire la sua voce, ma le mie orecchie erano tappate dal videogioco e la voce dei miei amici, distratta, nei loro confronti, decisi di abbandonare tutti con la scusa del sonno e mi infilai nel letto iniziando a scrivergli, quanto fossi vogliosa in quel momento, quanto avrei voluto sapere cosa mia avrebbe fatto se fossi stata li, tra le sue mani, iniziò a parlarmi della cera, delle mollette sul seno e tanti altri piccoli gadget di cui ero a conoscenza della loro esistenza ma non ne avevo nemmeno mai visto uno dal vivo.
Dopo una buona mezz'ora di chiacchiere e stuzzicarci a vicenda mi lanciò una sfida, di mandargli una foto, imbarazzata come non mai li per li rifiutai, gli dissi che non ero pronta, che mi vergognavo, ma Alessio mi mise a mio agio, cercando di farmi capire, che non dovevo essere cosi agitata e che se non gli interessavo non mi avrebbe mai scritto quel giorno su Facebook, ci misi un po', sistemai i capelli che in quel periodo erano biondo cenere, abbandonai il il pigiama sul letto e mi posizionai davanti allo specchio appeso al muro, provai mille angolazioni, mille pose, fino a che ne riuscii a scattare una che mi sembrava almeno decente.
Non sono mai stata una ragazza magra, per quanto questo mi pesasse ai tempi di scuola, ora come ora non ci faccio quasi più caso, ho trovato il mio stile, il mio quieto vivere e fino a che il mio peso non incide sulla salute continuo ad essere di buona forchetta.
Inviai la foto e venne apprezzata, per quanto Alessio notò l'imbarazzo e sia nella posa che nello scattarla, apprezzò quella semplice foto, ed iniziamo a parlare della mia voglia irrefrenabile di godere. Lui capi subito che non era la prima volta che facevo autoerotismo, ma c'è anche da dire che fino ad allora non lo avevo mai fatto con qualcuno, ma solo leggendo i racconti proprio su questo sito.
Alessio come Master è esigente e anche all'inizio non ha nascosto la cosa, per quanto avesse la foto la cosa non gli bastava quindi mi chiese altro, ma voleva che usassi un po' di fantasia, perciò con il cellulare in mano e le cuffiette nelle orecchie feci scivolare la mancina verso la mia intimità, avverti subito un gran calore e basto infilare l'indice per accorgermi che ero un lago, bagnata, calda, ogni volta che spostavo l'indice i brividi prendevano possesso del intero corpo e in quel momento mi venne l'idea, staccai le cuffiette e portai il microfono vicino alla mia intimità, ero cosi bagnata che quando unii il medio al indice ed iniziai a muovere le dita il rumore venne catturato dal cellulare. Pochi secondi di audio e mandai il file al Master, non dissi nulla, non spiegai, Alessio capì subito che erano le mie dita che si muovevano dentro di me perciò mi chiese di vedere, di mostrargli cosa stavo facendo, con una piccola luce illuminai la zona e iniziai a masturbarmi, le dita entravano ed uscivano lentamente, gli umori densi invasero ben presto l'intera mano che si muoveva sempre piu velocemente fino a fermarsi nel momento in cui stoppai il video e lo mandai al Master.
La risposta, in un certo senso, era quella che speravo, che ero una brava Slave e che la prossima volta serviva più luce, voleva vedere quanto la sua piccola slave nuova e in piena scoperta potesse azzardare con un Master a distanza.
Mi spinse a raggiungere l'orgasmo e voleva una dimostrazione, gli dissi che andava bene ma che mi serviva qualche minuto, pazientemente attese mentre io ricomincia a masturbarmi, inizia a pensare alle sue mani addosso, alla cera calda lasciata colare sul seno, l'indice e il medio non sembravano nemmeno controllati da me, giravano attorno al clitoride facendomi provare un susseguirsi di brividi che correvano sull'intera schiena fino a schiantarsi direttamente nel cervello, uno, due, tre, quattro brividi e con la mancina andai a premere il pulsante della registrazione vocale, un orgasmo intenso pervase l'intero corpo, le gambe iniziarono a tremare ed il respiro divenne più affannato, non controllavo nel il mio corpo ne il mio respiro e nonostante di norma sono sempre stata una ragazza abbastanza silenziosa, mi scappò un sommesso urletto che venne ben captato dal microfono delle cuffie, mandai l'audio mentre il mio corpo si abbandonava sul letto, per la prima volta sentii colare gli umori lungo le natiche ed il cuore che pompava nel petto mentre il cellulare rimaneva ancora silenzioso.
Solo dopo cinque minuti buoni arrivò un messaggio da Alessio, mi disse che ero una brava Slave, che gli piacevano le mie piccole iniziative da Neofita, e che era ora di andare a nanna, di riposare, che domani mi avrebbe chiesto altre cose, mi avrebbe fatto sperimentare qualcosa di nuovo nell'attesa di vederci dal vivo.
[Continua...]
Chiedo scusa per eventuali errori, non ho mai scritto racconti in vita mia e sto cercando di ripercorrere tutto il percorso che mi ha portato ad essere una slave e di come ancora ora sto sperimentando questo nuovo mondo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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